Il sovraccarico del ginocchio: come curarlo con la Fisioterapia

Che cos’è il sovraccarico

Ginocchio disegno doloreIl ginocchio è un’articolazione sottoposta al carico del corpo, per questo eventuali traumi o un uso non corretto del ginocchio stesso possono essere causa di un sovraccarico di questa articolazione.
Sovraccarico significa un generico affaticamento articolare in rapporto con carichi di lavoro anomali o eccessivi. Si manifesta con dolore dopo l’attività e si può accompagnare a scrosci articolari e difficoltà a muovere l’articolazione al risveglio o dopo aver mantenuto a lungo una certa posizione del ginocchio.

Il sovraccarico è un problema frequente nel ginocchio e viene spesso erroneamente scambiato con altre cause (lesioni meniscali, lesioni cartilaginee o lesioni legamentose).

Questo problema interessa varie articolazioni corporee, ma il ginocchio è spesso il primo a risentirne per la sua particolare posizione (tra femore e tibia che sono delle leve lunghe, che ne accentuano le sollecitazioni meccaniche). Inoltre può avere origine da alterazioni della colonna vertebrale, dell’anca, del piede e non solo dal ginocchio in sé.

Tipi di sovraccarico e cause

Ci sono molteplici tipologie di sovraccarico che avranno di conseguenza cause differenti. Ad esempio il sovraccarico ponderale in cui l’eccesso di peso corporeo è una frequente ed ovvia causa di sovraccarico per il ginocchio.

Esistono poi il sovraccarico postraumatico che si instaura dopo traumi apparentemente innocenti ma in cui il dolore ricompare in sede diversa a distanza e facendosi via via più insistente ed acuto.

Il sovraccarico costituzionale si ha quando alcune anomalie costituzionali del ginocchio (per esempio recurvato, cioè che va più indietro del normale)o del piede (cavo, piatto, valgo, cioè inclinato verso l’interno) possono alterare il modo di camminare e renderlo più difficoltoso.

Abbiamo infine il sovraccarico funzionale che si instaura per esempio in presenza di un’attività motoria senza adeguata preparazione muscolare, senza una giusta progressione dei carichi e della durata dell’impegno fisico, senza il rispetto dei tempi di riscaldamento ed un adeguato stretching mirato. Anche l’attrezzo sportivo deve essere tenuto in considerazione (esempio il tipo di calzature, la bicicletta, il campo di gioco ecc.), anche per chi fa attività sportiva da tempo ed è ben allenato il cambiamento dell’attrezzo può creare problemi.

Altre cause scatenanti possono essere i problemi di colonna vertebrale e altre articolazioni (scoliosi, lombalgia ecc.) che alterano il modo di camminare e l’assetto posturale e fanno soffrire il ginocchio. Da ricordare che allo stesso modo il dolore ad un ginocchio può ripercuotersi sulla colonna vertebrale.
Infine artrite e artrosi, che sono patologie croniche con periodiche acutizzazioni, si ritrovano spesso nei casi di sovraccarico di ginocchio. Al di fuori di queste fasi infiammatorie acute, destinate a risolversi spontaneamente, solo un carico corretto e la stabilità dell’articolazione consentono di convivere bene con un’articolazione deteriorata e di rallentare la progressione della malattia.

Un’importante causa di sovraccarico, in questo caso sovraccarico posturale, e che spesso diventa anche una conseguenza instaurando un circolo vizioso è quando per una causa qualsiasi il ginocchio è dolente o affaticato e si tende ad assumere posizioni di difesa che aiutano a sentire meno dolore (posture antalgiche). Queste posizioni sono spesso memorizzate creando uno schema di movimento errato che si perpetua anche dopo la scomparsa dell’originario problema doloroso.
Questo nuovo ed alterato schema di movimento (postura antalgica) causa un affaticamento e conseguente ricomparsa o aggravamento del dolore, seguiti automaticamente da una riduzione della muscolatura della coscia (per un’inibizione neurologica riflessa). Il soggetto cerca di adattarsi caricando con ginocchio un po’ flesso anche per contrastare la frequente sensazione d’instabilità (“ginocchio che cede”) avvertita nel camminare o nel salire e scendere le scale, sicuro e notevole sovraccarico per il ginocchio che comporta anche un aumento della compressione della rotula contro il femore con conseguente sofferenza delle superfici di contatto che sono rivestite da cartilagine. Il danno cartilagineo complica ulteriormente il sovraccarico e si manifesta con il tempo aggravandosi fino all’erosione delle cartilagini (condropatia femoro-rotulea).

Come si può curare il sovraccarico del ginocchio?

Eliminazione delle cause

Il sovraccarico si può curare nella misura in cui se ne conoscono le cause e l’evoluzione e, se individuate, vanno affrontate tenendo presente che costituiscono il momento scatenante di un meccanismo che poi procede comunque da solo. Questo ci indica che eliminare la causa può non bastare per risolvere il problema.

Alcune delle cause più frequenti ed eliminabili sono:

  • Calo ponderale con l’aiuto di un dietologo.
  • Terapie mediche analgesiche per combattere il dolore ed antiflogistica per combattere l’infiammazione con l’aggiunta di terapie fisiche (Laser-terapia, Tecar-terapia, Ultrasuoni, Ionoforesi) possono essere utili se la zona è infiammata per l’artrosi, dopo un trauma o dopo un intervento.
  • Un plantare modellato su misura consente di compensare le anomalie di carico del piede che alterano il passo.
  • La rieducazione posturale per la colonna in caso di alterazioni, migliora la funzionalità della colonna vertebrale e di conseguenza la deambulazione.

La fase riabilitativa

La fase riabilitativa vera e propria si ripropone di recuperare:

  • La muscolatura deficitaria
  • Una postura corretta
  • Una deambulazione corretta
  • Un corretto utilizzo dell’articolazione

Solo una muscolatura della coscia valida e bilanciata può consentire di correggere il passo assicurando nel contempo un valido sostegno all’arto inferiore durante il carico.

Per questo è importante affidarsi a un fisioterapista competente per essere seguiti in ogni fase del recupero.
Il programma di recupero deve infatti evitare di affaticare l’articolazione già sofferente, in particolare la zona femoro-rotulea che abbiamo visto essere la più delicata. Il dolore conseguente al trattamento deve essere assolutamente evitato, controllando quindi che gli esercizi ed i carichi di lavoro siano adatti. Solo l’assenza di disturbi autorizza l’intensificazione del programma riabilitativo. È importante utilizzare esercizi a catena aperta o chiusa nei gradi di lavoro biomeccanicamente vantaggiosi e liberi da dolore. L’obbiettivo finale sarà una correzione del passo facendo in modo che, nell’appoggio il ginocchio sia completamente esteso e la muscolatura della coscia un po’ contratta e un corretto utilizzo dell’articolazione con l’educazione del paziente e esercizi di propriocezione.

Il ruolo del fisioterapista

Il ruolo del fisioterapista è importante per ottenere dei risultati validi. Per questo è necessario affidarsi a un Centro Medico di Fisioterapia in modo che il programma di recupero sia mirato e personalizzato, oltre che eseguito con i più moderni macchinari e tecniche fisioterapiche.
Oltre al lavoro con il fisioterapista sarà importante anche la collaborazione del paziente a domicilio, che dovrà seguire i consigli del terapista sull’utilizzo del ginocchio ed eseguire semplici esercizi per rendere il trattamento ancora più efficace.