FASCITE PLANTARE E SPERONE CALCANEARE
La fascia plantare unisce il calcagno( l’osso che costituisce il tallone), con la base delle dita dei piedi, (il metatarso). Essa ha un ruolo importante nel sostenere il peso del corpo durante l’appoggio del piede e viene sollecitata ad esempio durante la fase di appoggio del passo e nella corsa.
La fascite plantare è l’infiammazione della fascia plantare ed è frequentemente causa di dolore alla pianta del piede e/o al tallone. Spesso infatti, il punto maggiormente sollecitato è l’ inserzione della fascia sul calcagno.Qui potrebbe prodursi nel tempo una calcificazione allungata sulla fascia, visibile con una radiografia, che viene chiamata sperone calcaneare.
Non è detto che la presenza dello sperone causi dolore, ci sono infatti speroni non dolorosi e fasciti plantari molto dolorose ma senza produzione di speroni.
POSSIBILI CAUSE
La fascite plantare può insorgere a causa diversi fattori di rischio e/o attività, ma spesso è multifattoriale. Alcuni comportamenti scorretti possono essere ad esempio l’uso di calzature inadeguate con scarso sostegno della volta plantare, attività lavorative con molte ore in piedi o a causa del sovrappeso corporeo.
Può essere causata anche da caratteristiche anatomiche a livello dell’arco plantare come piede cavo rigido, piede piatto ecc. La fascite plantare è anche comune anche tra gli sportivi che sbagliano la progressione dei carichi di lavoro durante l’allenamento ed effettuano bruschi aumenti dell’attività fisica e sportiva senza gradualità.
I SINTOMI
La sintomatologia della fascite plantare è caratterizzata da dolore più intenso al mattino e nei primi movimenti “a freddo” che poi tende a migliorare dopo i primi passi per l’effetto “riscaldamento” tipico delle tendinopatie e a riacutizzarsi durante la giornata in base all’attività. Solitamente il dolore, inizialmente, non è presente a riposo.
Nella fase cronica invece il dolore sarà presente anche a riposo e tenderà a non modificarsi con le attività. Spesso i muscoli del polpaccio presentano anche un deficit di forza e di elasticità. Questa patologia tende a cronicizzare perché viene spesso trascurata dai pazienti per molti mesi e questo contribuisce a rallentarne la guarigione e rende più complicato il trattamento.
IL TRATTAMENTO DELLA FASCITE
A volte una leggera infiammazione della fascia plantare può risolversi da sola in pochi giorni. Se questo non accade e l’episodio si ripete e perdura è consigliabile rivolgersi a personale esperto. È infatti importante che venga fatta una diagnosi precoce e sono fondamentali dei trattamenti adeguati.
Spesso il primo passo da fare è rivolgersi a un Medico (Al proprio Medico di Base e/o allo Specialista Ortopedico) per definire con certezza la causa del dolore. Il Medico potrebbe prescrivere degli esami diagnostici e/o un trattamento farmacologico, per l’infiammazione ed il dolore delle fasi iniziali, l’utilizzo di plantari specifici per le eventuali anomalie di carico, crioterapia e un trattamento fisioterapico/riabilitativo, per un pieno recupero e per evitare ricadute.
Il trattamento fisioterapico è composto da diversi tipi di Terapie, inizialmente per ridurre dolore e tensione e successivamente esercizi attivi da incrementare fino ad arrivare al ripristino di tutte le normali attività di vita quotidiana/sportiva:
- Terapia Manuale e/o Massoterapia con mobilizzazione articolare, allungamento, massaggio trasverso di fascia e polpaccio ecc.
- Terapie fisiche strumentali come Tecar e Laser a scopo antalgico e per velocizzare i processi riparativi oppure Onde d’Urto in casi specifici.
- Kinesiterapia attiva e Rieducazione specifica per il rinforzo dei corretti gruppi muscolari dell’arto inferiore, con esercizi di carico graduale sulla fascia
Con pazienza e impegno, seguiti da un fisioterapista preparato, è possibile ottenere ottimi risultati.