La Lombalgia
Più dell’80% delle persone, nel corso della propria vita, finisce per avere prima o poi mal di schiena. La lombalgia non è una malattia “letale” e nella maggior parte dei casi non porta a limitazioni gravi e permanenti dell’attività.
Nella maggior parte dei casi si tratta di algie comuni non correlate a cause specifiche. Fra le cause più significative riferite dagli studiosi per queste forme, vi sono le posture e i movimenti incongrui, il sovrappeso, gli stress psicologici e una forma fisica scadente.
L’entità del dolore non dipende necessariamente dall’entità del danno
Non bisogna mai pensare che: “Più dolore, uguale situazione più grave”. A volte una piccola disfunzione crea grandi dolori e una grande disfunzione non da sintomi! Non pensare “se non passa il dolore, la colonna si sta “disgregando”.
Esami
Bisogna anche ricordare che non sempre è necessario fare innumerevoli indagini strumentali (Rx, RMN ecc.), soprattutto nelle prime 4-6 settimane di una lombalgia o sciatalgia. Il vostro medico ha egualmente la possibilità di gestire la situazione e valuterà cosa è necessario fare.
Pazienza
Se il vostro medico non ha rilevato cause pericolose per il vostro mal di schiena le “notizie sono buone”. La maggioranza recupera molto presto.
Se il problema è invece cronicizzato (il mal di schiena dura da molto tempo, mesi-anni), i risultati per il dolore si vedono solo dopo diversi mesi, quindi bisogna non aspettarsi dei risultati immediati o a breve termine.
Futuro del paziente lomblagico
Il futuro di un paziente con lombalgia non è così come può sembrare nei giorni peggiori. E’ proprio in quei momenti che bisogna reagire e tirare fuori il meglio di se stessi. Con il giusto approccio esiste sempre una soluzione.
Attività
Anche avendo mal di schiena potete continuare le vostre solite attività. Potreste però dover rallentare il ritmo. Un’attività intensa o un sollevamento pesante potrebbero darvi dei problemi.
Se lavorate fuori casa, molto dipende dal tipo di lavoro che fate. Il lavoro d’ufficio dovrebbe richiedere pochi cambiamenti. D’altra parte, se il vostro lavoro richiede sforzi pesanti, come fare traslochi, probabilmente avrete subito problemi se lavorate come al solito.
Anche l’età è importante. Come noi invecchiamo, anche la colonna invecchia. Le attività che richiedono velocità e forza diventano più difficili da fare. Questo succede a molte persone di 30 anni, alla maggior parte di quelle di 40 anni e a quasi tutti quelle di 50. Considerate la vostra età quando progettate i vostri compiti quotidiani durante il recupero da un mal di schiena.
Riposo a letto?
Il vostro medico indicherà i modi sicuri per sentirvi meglio durante il recupero. Ma stare a letto di solito non è la cosa migliore da fare. Contrariamente a quello che si pensa è bene limitare il riposo a letto, che va utilizzato solo nelle situazioni di dolore acuto, non gestibile.
Infatti, stare a letto più che per qualche giorno fa indebolire la vostra schiena e può far durare più a lungo i vostri dolori.
Non si può sperare che il riposo a letto, i farmaci o qualche altro rimedio possano eliminare del tutto il fastidio. E’ importante restare in piedi e muoversi il più possibile anche se si sente fastidio. Prima si ritorna alle normali attività quotidiane, prima i dolori scompaiono.
Il movimento non è dannoso
Il movimento non solo non è dannoso, ma rappresenta in molti casi il solo passaporto per venir fuori dalla condizione. E’ importante rimanere attivi e, se possibile, tornare al lavoro anche se presente una residua lombalgia (nel caso in cui le mansioni lavorative possono essere modificate e alleggerite). Questo comportamento comporta una risoluzione più rapida dei sintomi ed una riduzione delle recidive.
Potreste avere bisogno comunque di fare dei cambiamenti alle vostre attività quotidiane. La posizione seduta potrebbe essere fastidiosa. Stare seduti non è pericoloso, ma provoca alla schiena uno stress maggiore rispetto allo stare in piedi.
Durante il periodo di recupero, cercate di stare seduti di meno. Per rendere meno pesante lo stare seduti, sostenete la curva lombare con un asciugamano o un piccolo cuscino e se possibile, usate una sedia o un altro sedile con uno schienale leggermente inclinato. Evitate di sollevare dei pesi o sforzi fisici eccessivi.
La valutazione medica e fisioterapica
A volte un episodio di lombalgia può risolversi da solo in pochi giorni.
Può succedere però che questi episodi non rimangano un caso isolato o che il dolore non scompaia così in fretta.
In questi casi è consigliabile rivolgersi a personale esperto. Il vostro medico potrà indirizzarvi a una visita specialistica ortopedica o a una valutazione fisioterapica presso un centro di fisioterapia.
La Ginnastica Vertebrale Posturale e la Fisioterapia
Fare esercizi può aiutare la vostra schiena. Il vostro medico potrebbe raccomandarvi degli esercizi sicuri come la Ginnastica Vertebrale tipo Back School, Ginnastica posturale, Terapia manuale o Fisica (fisioterapia, massaggio, Tecar-terapia, Laser-terapia ecc.), cammino, nuoto, in base al singolo caso.Se fatti correttamente e sotto la guida di un fisioterapista competente questi esercizi e le terapie adatte non affaticano la schiena, anzi, esercitandovi evitate che i vostri muscoli si indeboliscano per l’inattività e migliorerete la vostra postura.
Inoltre, gli esercizi sono utili per la vostra salute generale, possono accelerare il vostro recupero e possono aiutare a proteggervi da lombalgie future. Ricordate di continuare a fare esercizi che vi verranno insegnati. Esercitatevi regolarmente!
Il trattamento è anche un “Autotrattamento”
Il trattamento della lombalgia cronica è compiuto in prima persona dal paziente, al quale è chiesto di prendere in mano la situazione. E’ necessario modificare eventuali atteggiamenti passivi, modificare stili di vita errati e partecipare attivamente al trattamento.
Risultati
Per la lombalgia c’è un’alta probabilità di prognosi favorevole, legata alla natura generalmente benigna del disturbo, ma c’è anche un’alta possibilità di recidive, non indicative di peggioramento, ma con uguale prognosi favorevole, salvo limitate possibilità di cronicizzazione.
Ci sono comunque buone possibilità d’ottenere risultati positivi nel trattamento della lombalgia, ma il traguardo principale cui realisticamente puntare è il miglioramento massimo possibile delle funzioni della colonna e l’apprendimento a gestire meglio le difficoltà, evitando che queste condizionino la sua vita.
Importante monitorare e registrare i progressi ottenuti
E’ raccomandabile monitorare e registrare i progressi via via ottenuti. Questo perché non ci si può fidare solo della memoria e niente è più facile per una persona sofferente che riferire di non aver ottenuto nessun miglioramento dalla terapia eseguita solo perché, in buona fede, ha dimenticato quale era la situazione solo qualche settimana prima.
Non aspettare che il tuo disturbo diventi cronico!
Rivolgiti a un centro di fisioterapia specializzato